<bgsound src='https://dl.dropboxusercontent.com/u/36681738/Pandit%20Ravi%20Shankar-%20Raga%20Rasia.mp3' loop='infinite'>












11-13 ottobre 2010: KELEBEKLER VADISI (VALLE DELLE FARFALLE) E KABAK

dopo le due settimane in fattoria ci siamo spostati nella città più vicina, fethiye, punto di partenza della lykia yolu, la via licia, uno spettacolare percorso di trekking che si snoda da qui sino ad antalya, lungo la costa di quella che era la storica regione dell'asia minore, racchiusa tra i monti del tauro a nord e il mediterraneo a sud: un sentiero di circa 500 km che si inerpica su rilievi scoscesi a picco sul mare, sbucando nelle spiagge immacolate delle piccole baie che costellano questo splendido tratto di costa, tra meraviglie naturali e archeologiche, nascoste nel silenzio armonioso di una natura piacevolmente incontaminata, lontano dal delirio caotico umano..
noi ci siamo concessi qualche giorno di mare in due delle suddette baie.. per prima la valle delle farfalle, cui si arriva solo in nave.. la barchetta del butterfly valley boat service ondeggia dolcemente, circondata da mille pesci volanti, che sfrecciano incredibilmente veloci sul tappeto blu per poi scomparire in un attimo alla vista, e dopo una mezzoretta di navigazione si infila in una splendida insenatura: è una stretta valle, chiamata così perchè ospita una trentina di specie di farfalle, che sale dal mare, custodita dai versanti scoscesi dei monti.. non ci sono strade per arrivare qui, l'unico modo per raggiungere il microscopico villaggio di faralya sulla cima della montagna è arrampicarsi sulla roccia lungo cui scende la cascata, racchiusa dalla pietra e dagli alberi in fondo alla vallata.. qui vive una comunità di turchi, che ha predisposto tende e alcuni bungalow per accogliere i turisti e costruito qualche
bar, tutto rigorosamente ecologico, o quasi, con la corrente disponibile 3 volte al giorno.. in estate il posto sembra essere gettonatissimo, per fortuna noi in ottobre lo abbiamo trovato piacevolmente tranquillo..













al di là della montagna c'è un'altra baia, kabak, altrettanto paradisiaca, che però si apre su una vallata più ampia, ricca di odorosi boschi di pini marittimi, all'ombra dei quali ci sono ora alcuni campeggi, più o meno ecologici, che tutto sommato non sembrano guastare l'atmosfera selvaggia.. si dorme in bungalow semiaperti, da cui si gode un panorama mozzafiato, cullati dal rumore delle onde che si infrangono sugli scogli.. e per concludere degnamente ci siamo sparati una gradevolissima passeggiata di 30 minuti in salita, lungo il sentiero che sale dalla spiaggia alla strada, zavorrati dai nostri 20 kg di zaino, che par rivare insima sensa morire ne gà tocà magnarse un chilo de olive, pan e peynir a testa!!! ÇOK GÜZEL!!!

2 commenti:

  1. ..mi non go parole...me sa che tra un po non riuscirò più nemmeno a leggervi...l'invidia mi anebbierà la vista! ve vojo ben.

    RispondiElimina