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23 febbraio - 2 marzo 2012, BAN KRUT

ban krut è un piccolo villaggio di pescatori che sonnecchia lungo il tratto centrale della costa del golfo a un tiro di schioppo, e una manciata di km fitti di palme da cocco e campi d'ananas, dal confine birmano.
meta di vacanzieri in prevalenza thai, offre una guesthouse semplice ma carina e una dose, per fortuna non eccessiva, dei soliti resort, quasi tutti piuttosto sobri, pensati soprattutto per soddisfare le esigenze dei turisti locali che nei fine-settimana si riversano a frotte sulla spiaggia, rigorosamente bardatissimi e solo dopo che il sole è sprofondato dietro le palme.
a parte l'onnipresente 7eleven ci sono pochi negozietti thaistyle e un piacevole mercato mattutino. la baia è un'oasi di pace e la spiaggia una lunga distesa di sabbia grigio-bianca, assai gradevole poichè di giorno sempre semideserta, che si allunga per km e km fino alla vicina bang saphan. a vegliare sul rilassato industriarsi della comunità c'è la collina del tempio, un fascinoso wat punteggiato di pagode dorate con un buddha gigante che sbuca dalla foresta, la quale torreggia splendente sull'amena insenatura che funge da porticciolo per le barche variopinte dei pescatori e sulle loro capanne adagiate sulla sabbia.
stavolta è un bel colpo: una delle poche località balneari a conservare pressochè intatto il suo sapore thai, lontana anni luce dalla sorta di limbo privi di anima che si trovano in giro e che per nulla ci attirano, sconosciuta a tutti coloro che vanno cercando la movida farang o vita notturna di una certa vivacità. qui c'è poco da fare se non starsene a rimirare l'orizzonte che all'imbrunire si accende dei lumi delle barche da pesca e bearsi dei sonni più pacifici nel silenzio profondo delle notti siamesi, in cui finalmente non s'ode altro che la voce di madre natura..

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